Dal 1° gennaio 2025, il mercato elettrico italiano ha cambiato volto con il superamento del Prezzo Unico Nazionale (PUN).
Con le modifiche al Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico (TIDE) introdotte da ARERA, l’Italia va verso un sistema energetico più moderno e sostenibile.
Si tratta di un argomento complesso, che porta con sé molte domande. Oggi, noi di Onda Più, vogliamo rispondere ad alcune e aiutarti a comprendere meglio cosa sta succedendo nel mercato dell’energia elettrica e cosa cambierà.
Cos'è il PUN e perché viene superato?
Il PUN è stato per anni il riferimento per il prezzo dell'energia elettrica in Italia. Trattasi di un prezzo medio calcolato a livello nazionale, basato sulle offerte dei produttori nelle varie zone del mercato elettrico. Questo sistema ha però dimostrato nel tempo di avere delle falle, come la scarsa capacità di cogliere le differenze territoriali nella produzione e nei consumi di energia.
Con il superamento del PUN, il mercato diventa più dinamico e i prezzi si adattano alle condizioni reali delle singole aree geografiche, per favorire la diffusione delle fonti rinnovabili.
Il caso siciliano
L’articolo di rinnovabili.it dedicato al superamento del PUN affronta in particolare il caso della Sicilia spiegando che “a causa di una capacità di interconnessione con la penisola storicamente insufficiente, questa zona di mercato ha visto quasi sempre un prezzo medio annuo nettamente maggiore al PUN e al resto del sistema elettrico”. Stefania Del Bianco scrive anche che “focalizzando la lente sul PUN orario si scoprono nei vari anni picchi importanti anche in altre zone. E nel 2022, a causa del rialzo dei prezzi del gas, è stata la zona Nord a registrare i prezzi più alti”.
Il differenziale nei prezzi è, infatti, cambiato nel tempo con l’evoluzione della rete elettrica, del mix di produzione e con i rincari nelle commodity energetiche. “Un processo dinamico destinato ad esercitare effetti differenti tra passato e futuro”.
Cosa prevede la riforma del TIDE?
Il nuovo TIDE fornisce strumenti per la gestione del dispacciamento, con l’obiettivo di:
migliorare la gestione delle congestioni nella rete elettrica;
incentivare comportamenti virtuosi da parte degli operatori;
supportare la transizione verso un sistema energetico più decentralizzato e basato su fonti rinnovabili.
Verso i prezzi zonali. Quali effetti avrà sui consumatori e sul mercato?
L’introduzione dei prezzi zonali implica che per i consumatori le tariffe varieranno a seconda della zona geografica, in base ai costi effettivi della produzione e del trasporto di energia. La conseguenza principale sarà il maggiore controllo dei costi in aree con abbondanza di rinnovabili e prezzi più alti in zone meno efficienti.
Per gli operatori del mercato sarà possibile sviluppare strategie più flessibili e sfruttare le opportunità offerte dalla localizzazione geografica.
Per le fonti rinnovabili, un sistema più localizzato e dinamico favorirà la diffusione delle energie rinnovabili, che ridurranno le emissioni e renderanno più sostenibile il sistema di produzione.
Un nuovo sistema, tra CER e nuove tecnologie
D’ora in poi le Comunità Energetiche Rinnovabili e le tecnologie digitali avranno un ruolo importante: sistemi avanzati di monitoraggio e gestione permetteranno di ottimizzare i consumi e di valorizzare al massimo l'energia prodotta localmente.
Il superamento del PUN è quindi un’opportunità per il mercato elettrico italiano, per transitare più velocemente verso un sistema sostenibile e di comunità; richiederà una serie di adattamenti, ma consentirà anche di costruire un mercato più resiliente e in grado di rispondere alle sfide del futuro energetico.
Noi di Onda Più seguiamo questa trasformazione, pronti a supportare le aziende e i territori nel percorso verso un sistema che potrebbe diventare, finalmente, più efficiente e sostenibile.
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